CONIGLI: MEV 2 – il pericolo raddoppia

Ormai non è una novità per nessuno che da diverso tempo – ormai un biennio – anche nel nostro Paese e nei nostri territori siamo alle prese con un nuovo ceppo di una malattia virale che miete moltissime vittime fra i nostri conigli, sopratutto da allevamento.

Si tratta infatti di una malattia di nostra vecchia conoscenza, la Malattia Emorragica Virale (MEV o RHD) con la quale pensavamo di avere già fatto i conti, essendoci dotati di tutte le armi per contrastarne la diffusione; purtroppo, come spesso la scienza e l’immunologia ci insegnano, anche i virus non sono entità immobili e fissi, ma bensì dinamici e mutageni.

Siamo infatti di fronte ad un nuovo ceppo variante della stessa malattia, che prende appunto lo stesso nome perché ne condivide le caratteristiche biologiche, ma con la indicazione di variante 2 (MEV 2 o RHD 2).

Seppur molto vicini dal punto di vista della classificazione virale, questa nuova variante ha in sé delle componenti di estrema novità e come tale molto pericolosa per la salute dei nostri piccoli amici: si pensava, erroneamente, che fra ceppi virali simili si potesse instaurare una sorta di immunità crociata, ossia che la vaccinazione verso un ceppo potesse essere in grado di produrre un effetto difensivo, seppur parziale, anche verso gli altri, come spesso avviene in altre malattie infettive. In questo caso purtroppo ciò non avviene, o per lo meno non in maniera efficace: secondo studi presentati nel panorama della comunità scientifica del settore la vaccinazione con il “vecchio” ceppo 1 non risulta essere in grado di evitare il contagio in caso di nuova infezione con il ceppo 2 ed è perciò necessario procedere ad una immunizzazione specifica con un vaccino specifico contro questa nuova variante.

Dal punto di vista clinico, come già avveniva per il ceppo precedente, anche questa nuova variante ha la caratteristica di essere fortemente contagiosa e di diffondersi fra i nostri piccoli amici con estrema facilità, determinando in poco tempo una mortalità generalizzata talmente veloce che ogni intervento veterinario postumo alla infezione risulta inefficace.

L’unica modalità di controllo rimane oggi la sola vaccinazione preventiva, che può essere realizzata a partire già dai primi mesi di vita del nostro coniglietto.

Le fonti di diffusione del virus purtroppo sono varie e non è imprescindibile che ci sia un contatto diretto fra animali, perché anche il vento, gli insetti e lo stesso proprietario con i propri indumenti o scarpe può fungere da veicolo di materiale organico in cui è presente questo patogeno e quindi infettare il proprio animaletto casalingo, anche se questo rimane confinato in casa tutto l’anno.

Come è facile immaginarsi perciò, con l’arrivo della bella stagione, i rischi di contagio aumentano in maniera significativa, perché aumentano proporzionalmente i possibili vettori in grado di diffondere il virus; diventa perciò fondamentale arrivare preparati alle stagioni calde, immunizzando il proprio coniglio.

Per fortuna da qualche mese sono disponibili dei vaccini specifici che sono in grado di produrre una immunità efficace contro questa nuova variante e gran parte dei veterinari che si occupano della sanità dei conigli da compagnia ne è dotato.

Invito perciò tutti i proprietari di conigli da compagnia a recarsi dal proprio veterinario di fiducia e parlarne con lui, in modo che possa darvi tutte le informazioni necessarie per provvedere a formulare un piano vaccinale adeguato e consono al vostro animaletto.

Dr. Andrea Milesi

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